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Fatto?

Aggiornamento: 15 gen 2019

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in occasione della consueta conferenza di fine anno, ha presentato l’esperienza di questo esecutivo come “assolutamente innovativa” affermando che la manovra economica si ponga in continuità e in coerenza con gli impegni presi nel contratto di governo, un governo la cui agenda è dettata dai cittadini e che pertanto rispetta le promesse fatte. Se questo è populismo, dichiara Conte, loro sono felici di dichiararsi “populisti” al servizio di coloro che li hanno votati.


Anche Luigi Di Maio, in un recente post nelle sue pagine social, ha pubblicato con grande fierezza una lista degli impegni assunti, rientrati poi nella legge di bilancio.


C’è però da chiedersi se stanno veramente attuando le politiche così per come sono descritte e se sia sempre giusto per un governante fare quanto ha promesso al popolo. Niccolò Macchiaveli, uno dei più noti e al contempo fraintesi e criticati teorici politici, ritiene che un governante prudente non possa e non debba onorare la parola data. È proprio per questo che il termine “machiavellico” è usato per definire il politico manipolatore e privo di scrupoli,

eppure quando le promesse sono come quelle di Lega e MS5 è proprio vero che sarebbe più opportuno che non venissero mantenute.

Quando le iniziative sono caricate di eccessiva enfasi, quando si tratta di promesse che diffondono odio e tensioni, quando la loro attuazione rischia di ledere i rapporti con le istituzioni comunitarie o di attivare una procedura di infrazione (come nel caso della direttiva Bolkestein), quando mancano i fondi effettivi per poterle attuare; in altre parole quando sono promesse fatte principalmente per arrivare allo stomaco della gente, rischiando solo di affossare il Paese, non c’è nulla di positivo nel “lottare per realizzarle”.


Ancor peggio, risulta una loro attuazione a metà e piuttosto posticcia, effettuata con il solo scopo di perpetuare una campagna elettorale mai conclusasi. Potremmo definire questo atteggiamento,con il quale si finge di realizzare quanto promesso, come "machiavellico" nel senso comune con il quale viene intesa l'espressione?


Agnese Pellay



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