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Vandalismo politico

Venerdì 1 marzo si è tenuta a Ponte Alto la Festa di Primavera del Partito Democratico, alla quale ha presenziato anche l’ex Ministro dell’Interno Marco Minniti per la presentazione del suo nuovo libro: Sicurezza è Libertà.


Durante l’evento alcuni “antagonisti” del Partito, come sono stati definiti dai giornali, hanno fatto irruzione nella sala dove l’ex Ministro stava svolgendo l’incontro con degli striscioni offensivi rispetto alla politica attuata dall’ex Ministro. Nello specifico riportavano frasi come “Minniti come Salvini, basta Lager”. A seguito delle urla dei manifestanti si è scatenata una vera e propria rissa tra questi ultimi e i volontari Dem, risoltasi con l’intervento delle forze dell’ordine che hanno provveduto a calmare la “rivolta”.


Dopo essere stato allontanato, il gruppo è rimasto all’esterno dell'edificio dove ha continuato a protestare, l’incontro è potuto continuare solo grazie alla presenza delle forze di polizia.


Il segretario del PD provinciale, in merito alla vicenda, ha messo in evidenza e in qualche modo denunciato il carattere “pre-organizzato e squadrista” della manifestazione.

Fatti del genere sono purtroppo ricorrenti, citandone alcuni si ricordano i numerosi casi delle sedi imbrattate o delle bombe carta fatte esplodere davanti alle sedi stesse. Parliamo di episodi che si verificano tanto davanti alle sedi del Pd quanto a quelle della Lega, in entrambi i casi l’antagonismo politico non giustifica tali azioni sconsiderate e violente.

Al di là delle convinzioni politiche, che spaziano dalla destra, alla sinistra, che si presentano come più moderate o estremiste, il rispetto per le idee altrui è fondamentale, nonché uno dei principi su cui si fonda la nostra Costituzione.


È davvero addolorante vedere che in un paese civile come il nostro vengano ancora commessi atti vandalici di questo genere, ben lontani dai principi democratici che dovrebbero rappresentare la base del vivere associati. Ci sono ben altri modi per far valere i nostri ideali, senza danneggiare chi ci circonda.


Ancora più grave è poi la strumentalizzazione politica di questi episodi: nel momento in cui la sede di un partito politico viene vandalizzata la colpa si fa ricadere su partiti antagonisti, con il solo scopo di fare campagna elettorale e ottenere pertanto consensi. Sarebbe più corretto invece condannare il tipo comportamento cercando al contempo di trovare il vero colpevole.


È auspicabile riuscire a mettere un freno a atti di vandalismo politico che rappresentano un vero e proprio nemico degli ideali democratici. È inoltre necessario, al fine di ridurre notevolmente la ricorrenza di eventi di questo tipo, uno sforzo collettivo quanto individuale di ascolto delle reciproche idee tra le parti.

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