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educazione al rispetto

Ero a cena con la famiglia a causa di un compleanno tra parenti.

Si prospettava uno dei soliti momenti conviviali, non troppo gioviali, dove la politica, prima o dopo, sarebbe emersa dai discorsi di qualcuno, senza ombra di dubbio.

Quel momento, come da previsione, non si fece attendere molto; quello che mi scioccò fu, invece, il soggetto dal quale scaturì il tutto: la mia cugina più piccola.

“E’ da un po’ di giorni che a scuola Matteo viene preso in giro da tutti perché dicono che gli piacciono i maschi…” disse, intromettendosi nel discorso tra sua mamma e la nonna.

E tu come ti comporti nei suoi confronti?” domandò la nonna di rimando, il tentennamento della ragazzina fu la risposta.

Da li in poi la discussione dei presenti si incentrò esclusivamente su quell’argomento; non mi dilungherò più, quindi, nella descrizione dei fatti poiché il tutto fu decisamente sterile.


“Torna il ‘pericolo gender’. La giunta sospende i “Percorsi sull’educazione alla relazione di genere””.

Così titolava il Dolomiti qualche giorno fa, ed effettivamente la questione è stata sulla bocca di tutti per un bel po’, finche la gente non si è stufata di parlarne e ha trovato altri argomenti per le loro discussioni.

Bisesti, giovanissimo assessore trentino alla scuola ed istruzione, in merito alla sospensione ha dichiarato: “… il concetto è questo: se quello che si insegna è condiviso dalla Nuova Politica va bene, altrimenti no.”.

La Nuova Politica; questo concetto, quando l’ho letto, mi si è gelato il sangue nelle vene, “cosa vuol dire “se sarà in linea con la Nuova Politica”?” mi son chiesto.

Questi percorsi formativi erano, più che lezioni, dei momenti in cui ai bambini veniva insegnato il rispetto, la parità di genere, l’uguaglianza indiscriminata, con l’obiettivo di tutelare le generazioni trentine del futuro da atti di violenza nei confronti delle donne o degli omosessuali.

La Nuova Politica non vuole tutelare le donne e i cittadini in toto? La Giunta leghista crede che vi siano ancora cittadini di serie A e di serie B? Che vi sia differenza tra uomini e donne, tra italiani e non, tra nord e sud? Non sarebbe da stupirsene visti i trascorsi di questo partito.


Considerare che qualcuno valga meno di altri è una delle cose più irrispettose, non solo nei confronti del soggetto, ma soprattutto nei confronti delle persone che, nel corso della storia, hanno sacrificato la vita intera a far si che le generazioni del futuro potessero vivere nell’equità e nell’uguaglianza.

I bambini vanno fatti crescere con questa consapevolezza. I valori che vanno loro insegnati sono quelli di giustizia e legalità.

Già stiamo lascando loro un mondo che presto arriverà al punto di non ritorno dal punto di vista ambientale e climatico, se inoltre l’umanità ci arriverà disunita ed in guerra gli uni con gli altri si decreterà la fine.


Mala tempora currunt.

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